mercoledì 25 aprile 2012

Ecco cosa mangiamo: scarti animali!





Fino a che punto vogliamo avvelenarci?
Mi viene da vomitare.
Il nuovo scandalo alimentare d'America, che è uno tra i principali consumatori di carne bovina al mondo, si chiama Pink slime, "melma rosa" in italiano. Da alcune settimane tutti i consumatori sono in subbuglio a causa di questa poltiglia rosa a bassissimo costo. Pink slime è una melma ricavata dagli scarti animali (cartilagini, occhi, orecchie...) ed è un  diffuso additivo usato per aumentare il volume della carne macinata di hamburger, wurstel, kebab, cotolette, salsicce, ripieni di tortellini e di ravioli, chicken nuggets, salumi, tutti fatti con gli scarti della carne derivata da altri processi produttivi.

Il Pink slime, prodotto principalmente dall'azienda Beef Product Inc. (Bpi), viene poi venduto all'ingrosso ai maggiori produttori di carne, che lo usano come additivo per fare aumentare peso e volume ai prodotti che finiranno negli scaffali dei a supermercati, fast food come McDonald's, Burger King e Taco Bell e ristoranti.

Oltre agli scarti alimentari il pink slime è trattato con ammoniaca, ipoclorito di calcio, usato nello sbiancamento del e nella pulizia delle piscine, acido ipobromoso, dotato di proprietà germicide, Dibromodimetilidantoinae e cloro. Ma anche alcuni antimicrobici approvati, come il sale, le spezie, il limone.

Basta fare un giro in un qualsiasi supermercato per rendersene conto: sono tantissimi i prodotti con la dicitura "carne separata meccanicamente" sono fatti con pink slime. Questa dicitura in etichetta, compare dai wurstel ai cordon bleu, passando per spinacine, salumi, ripieni di tortellini e ravioli e zuppe disidratate. C'è però una differenza, spiega l'Aduc in una nota  : "da noi la lavorazione degli scarti della macellazione è un fatto abituale. Anche qui si usano i resti come in Usa, ma in tutta l'Ue è vietato disinfettare la carne con sostanze chimiche". In questo periodo, però, la Commissione Europea sta preparando una legge alimentare più severa e da dicembre 2011 è in vigore un nuovo obbligo di etichettatura, che però sarà vincolante solo fra tre e cinque anni.

Avete ancora voglia di mangiare wurstel, andare nei fast food e acquistare prodotti precotti e preconfezionati?

Mariaelena aka yummy

fonte green me

2 commenti:

  1. scusate... io sono vegetariano da parecchi anni... però vorrei fare un piccolo commentino, giuro non voglio fare polemica, vorrei solo un po' di serenità.

    sento sempre vegetariani, vegani e antispecisti parlare in questo modo, usando espressioni quali "mi viene da vomitare", "questi alimenti fanno schifo", "questi alimenti sono tossici e velenosi".

    è che è vero, d'accordo. se a uno gli viene da vomitare a vedere lo schifo che vogliono propinarci, non si può dirgli che ha torto.

    però. secondo me dobbiamo metterci più atteggiamento positivo nella nostra scelta. dev'essere una scelta, non un'antiscelta! il vegetariano deve mangiare vegetale perché mangiare vegetale, è bello, è buono, è ricco, è appetitoso, è fonte di gioia e di vita! non soltanto "perché mangiare altrimenti è vomitevole".

    ora la differenza vi sembrerà banale... però molti disturbi dell'alimentazione nascono proprio da un rapporto di ostilità con il cibo. quando uno si siede a tavola deve pensare che sta presenziando alla celebrazione della vita, non a una lotta per la sopravvivenza ai veleni.

    allora: va bene fare informazione, va bene stare attenti ai pericoli. ma abbiamo bisogno di serenità. abbiamo bisogno di fare pace con il cibo.

    mettiamo un po' fra parentesi certi pensieri e certe opinioni. evitiamo ciò che è da evitare, senza che questo implichi un'affezione negativa, un'ostilità, un timore. e sposiamo la nostra dieta, e amiamola di un amore quotidiano.

    grazie.

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  2. Io non voglio fare pace con questo tipo di cibo. Non con questo.

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